sabato 7 novembre 2009

Ostia, presa la baby gang del Lido Nord:
denunciati per aggressione razzista

da: "Il Messaggero del 7 novembre"

Ostia, presa la baby gang del Lido Nord:
denunciati per aggressione razzista

ROMA (7 novembre) - La Polizia ha concluso a Ostia un'operazione contro otto minori, tutti tra i 14 e i 17 anni, componenti di una baby gang che negli ultimi tempi ha spadroneggiato sul litorale romano. Nel corso dell'operazione sono anche state sequestrate delle armi.

Le aggressioni a due polacchi e ad un bielorusso. Gli episodi riguardano le aggressioni ai danni di due polacchi, con frasi offensive e razziste, a via delle Repubbliche marinare il 28 settembre, e il pestaggio di un giovane bielorusso sul pontile di Ostia il 17 ottobre. A far scattare la denuncia verso gli otto ragazzi è stato proprio il racconto del ragazzo bielorusso, adottato da una coppia di italiani, che la sera del 17 ottobre fu picchiato selvaggiamente, assieme al suo fratellastro italiano, sul pontile di Ostia. «Sporco polacco» gli avevano gridato prima di aggredirlo. Quei volti gli sono rimasti impressi nella memoria e non è stato difficile individuarli dalle foto segnaletiche già in possesso della polizia.

Gli otto erano conosciuti come la gang del Lido Nord e nelle loro abitazioni gli uomini del commissariato di Ostia hanno trovato un piccolo arsenale fatto da coltelli, un machete, sfollagente, tirapugni, mazze da baseball e una sciabola giapponese. Nei loro pc anche alcune foto con il gruppo che fa il saluto romano. Sequestrati anche un piccolo busto di Mussolini e una bandiera della Rsi. I ragazzi sono indagati per concorso in lesioni aggravate a sfondo razziale e xenofobo e possesso di armi bianche. Degli otto, denunciati a piede libero, tre hanno responsabilità per aver partecipato direttamente alle aggressioni. La gang era solita incontrarsi fuori la stazione ferroviaria Lido Nord e a tirare le fila del gruppo era un giovane, detto "il ciccione", l'unico del branco che ha precedenti per possesso di armi e stupefacenti.

A illustrare l'operazione, il dirigente del commissariato di Ostia, dottor Antonio Franco. «L'operazione l'abbiamo chiamata baby gang ed è il frutto di un monitoraggio iniziato sul litorale romano fin da quest'estate. Abbiamo individuato diversi casi di aggressione, in particolare tre su cui hanno puntato le nostre indagini. Abbiamo compiuto uno studio attento anche con l'aiuto di esperti sulle abitudini di questi gruppi di ragazzi, le loro abitudini e il vestiario - ha detto ancora il dottor Franco affiancato dalla dottoressa Francesca Manti - tutti provengono da famiglie normalissime, medio borghesi».

Il gruppo potrebbe essere l'autore del raid omofobo contro un cittadino italiano, avvenuto la notte del 24 ottobre. In quell'occasione il branco urlò all'uomo la frase "Gay e comunista", prima di aggredirlo. Su quest'ultima, però, il sostituto procuratore del tribunale dei minori, dottor Paolella, non ha ancora ipotizzato un coinvolgimento della baby gang indagata per i due episodi precedenti. Tutte le vittime hanno subito traumi ed ecchimosi varie con diversi giorni di prognosi.

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